PER LE TUE IMMERSIONI
NELLA RISERVA MARINA
CAPO CACCIA,
ISOLA PIANA E
PORTO CONTE
Vero paradiso delle grotte nel Mediterraneo!!!
GROTTA DEI FANTASMI
Profondità min.: 0mt Profondità max 8mt Ingressi o aperture 2+3 Livello speleo Difficoltà minime Segni particolari molto articolata
DESCRIZIONE
Nella parete laterale del promontorio di Punta Giglio, ad una profondità di ca -6mt, attraverso due aperture ci introduciamo in una delle grotte più suggestive nonostante la quasi assoluta mancanza di vita al suo interno, dovuta, per la sua conformazione, alla pressoché totale assenza di luce. Infatti per accedervi dobbiamo attraversare un bianchissimo e breve cunicolo. Per le naturali evoluzioni geologiche che nel tempo si sono succedute questa grotta è stata dapprima riempita di cascate, pavimenti e soffitti di alabastro, da una miriade di stalattiti e stalagmiti e conformazioni tipiche delle incrostazioni dovute allo scioglimento del calcare idrosolubile, e poi, per l’azione successiva dell’acqua e del suo scorrimento sotto pressione e stata risconvolta demolendo praticamente tutta la grotta ed erodendola ulteriormente. Quello che è visibile oggi è un’incredibile spettacolo di sculture di roccia bianchissima, e forme di ogni genere, magnifiche stratificazioni di alabastro in ogni angolo, stalattiti e strutture erose e poi crollate sono sparse dappertutto in mezzo a dune di sabbia e fango argilloso. La luce dei fari viene esaltata dal chiarore della roccia e dall’acqua limpidissima. Il percorso si sviluppa con un andamento circolare con una pausa di emersione in un sifone dove una formazione di cascate e stalattiti di alabastro scintillante donano esaltanti emozioni a chiunque. Data la particolare conformazione è ideale essere addestrati ad immergersi in questi ambienti.
RACCONTO
La scoperta , che ho fatto di questa bellissima grotta nell'estate del '94 e la conseguente assegnazione del nome, "fantasmi" appunto, si accompagna ad una curiosissima e buffa situazione. La vita del diving all'Hotel Baia di Conte, che avevo creato nel '87, una delle varie settimane era caratterizzata dalla presenza di uno di quei tipici casi di sub appena brevettati che allo stesso tempo era stato calzato e vestito dal negozio del "continente" con tutto il meglio che un furbo negoziante sogna di vendere in una sola volta. Con tutto il suo bagaglio/borsone di attrezzatura sub all'ultima moda, nuovissima e mai usata se non per provarla, completa in ogni particolare, compreso computer parlante e faro da 100 w, il nuovo e particolare cliente, mi chiedeva di poter fare l'advanced perchè aveva sentito parlare delle grotte sommerse che qui abbondano, ed era sua ferma intenzione, al suo ritorno a casa di voler far schiattare, di invidia gli istruttori del negozio "continentale", con il racconto delle sue esperienze, il suo lucido faro da 100 watt la diceva lunga. Io gli dissi subito, come mio solito, che magari sarebbe stato meglio fare un pò di pratica e che dopo le sole 4/5 immersioni di corso un pò di immersioni in ambiente in acque libere, sarebbe stato il modo migliore per fare poi il passo successivo di un brevetto superiore e di immersioni in grotta, queste ultime non sono l'ideale per chi non ha alcuna esperienza. Ma lui niente, voleva a tutti i costi fare il corso, e le grotte per lui , diceva, non erano un problema. Pensava forse che non ero all'altezza di accontentarlo e che volessi prenderlo in giro. Nel frattempo arrivano al diving, oltre agli altri, anche tre simpaticissime amiche toscane tutte sole, esperte subacquee anche loro con bagaglio di attrezzature personali ma evidentemente "vissute" al seguito. Insomma cominciava una bella settimana. Proprio qualche giorno prima avevo appena scoperto questa incredibile cavità, che nessuno aveva ancora, almeno ufficialmente, trovato, e ora richiestissima dai sub che arrivano ad Alghero. Era successo alla fine di un'immersione notturna, durante la passeggiata/pinneggiata che si fà poco prima della fine immersione e prima di risalire sulla barca, avendo già guidato il solito gruppo di sub all'interno della vicina e già conosciuta "Grotta delle Stalattiti". Nel seguire un sarago ho trovato uno dei due ingressi che la caratterizzano, e conseguentemente per la grande ed insolita tortuosità e moltitudine di passaggi, il giorno dopo ero dentro con scorta di torcie e diverse eventuali bombole piene di ricambio a bordo. La sua particolarissima conformazione e la conseguente erosione a condotta forzata che aveva creato delle volute simili a lenzuola di fantasmi, e/o forme simili a scheletri, con relativi e tipici occhi neri, mi aveva ispirato i due nomi più consoni: scheletri e fantasmi appunto. Tornando al nostro amico, questi come immaginavo nelle immersioni era un vero disastro, la sua insistente e giornaliera richiesta di fare l'advanced, mi aveva alla fine costretto a fargli provare questo corso. Incredibili le sue performance, con la bussola in acqua limpida e riferimenti di ogni genere mi aveva spostato il punto di arrivo in parete di Capo Caccia per la rotta inversa di appena 100/120 metri... da immaginare l'assetto e tutto il suo muoversi in acqua. La situazione era imbarazzante e dentro di me pensavo come faccio a dargli l'adv se non sa neanche come stare in acqua, ma chi gli ha dato il brevetto? Insomma si arriva alla notturna, obbligata poi per lui per avere "l'advanced open water PADI". Scelgo la parete est di Punta Giglio, il mare è piatto. Notturna perfetta penso io, ma dopo il brefing a terra, con prova lampeggianti, torce, navigazione e bussola il caro amico dava evidenti segni di sofferenza malcelata. Non poteva e forse non voleva fare apparire il suo stato di imbranamento davanti alle altre tre subacquee, e dal momento che abbiamo lasciato il diving immediato il lui un insolito mutismo abbinato ad un broncio da bambino. Mah dicevo chissà che pensa, si starà concentrando. Intanto in barca nel solito chiacchericcio con i clienti che ti chiedono di tutto durante la navigazione, frammisto ai soliti consigli, racconti ed esperienze relative al sito verso il quale ci dirigevamo, spesso facevo accenno a questa strana e terrificante grotta, ma tanto per ridere e creare un'atmosfera che rompesse la solita montonia professionale, in quei momenti avevo maliziosamente accennato diverse volte alla presenza di diversi scheletri sparsi appartenenti chissà a chi. Ovviamente anche ai relativi fantasmi, anime di quegli scheletri. A bordo si rideva da matti. Il misto di eccitazione e di spirito di avventura per questa immersione cresceva in tutti. Ma lui zitto e muto. Insomma ci si prepara ad immergersi e mentre tutti sono già in acqua, mi tocca aiutare a vestirsi proprio lui perchè oltretutto con il buio il suo imbranamento era cresciuto esponenzialmente.. "Mi raccomando" gli dicevo "stai rilassato, seguimi e stammi vicino, è un'immersione facile ma divertente" insomma tutto quello che potevo dirgli per aiutarlo a vivere questa eperienza che si era cercato a tutti i costi. Tutti gli altri attendevano pazientemente in acqua e le tre amiche dalla risata contagiosa mantenevano un atmosfera di allegria. Quindi lo aiuto a fare la capriola dal bordo della mia fidata barca "Bubu", non faccio in tempo di immergermi anch'io per iniziare l'immersione, che all'improvviso nel buio della notte un urlo pazzesco accompagnato da uno spumeggiante sciabordio misto a schizzi di ogni genere:"Bastaaa!!!... Bastaaa!!!", "Che c'è? Che è successo??!!" faccio io, ma il faro Isotta da cento watt nuovo di pacca mi vola sopra la testa e finisce nel pavimento della barca con un botto. "Bastaaa!!! continua lui dimenandosi come un matto, "stai calmo" faccio io " fermo, non ti agitare, non rovinare l'attrezzatura!!!" ma una massa roteante che cercava di liberarsi di gav maschera e quant'altro mi arriva addosso, non riesco a calmarlo, un pazzo furioso che urlava "vaffanculo l'advanced!!!" e voleva a tutti i costi risalire a bordo. Insomma, da immaginare la pazienza che ci vuole a tonnellate, lo aiuto a liberarsi di quella che ormai era diventata per lui una camicia di forza, il gav, e senza neanche pinne e maschera che ormai giavevano sul fondo del mare, lo aiuto a risalire. Le risate delle toscane... "che stronze!!!" dicevo fra me e me ma la risata di tutti era ormai incontrollabile ed io dovevo trattenere le mie davanti al tipo per non aumentare l'imbarazzo, suo...!!! Da allora fino alla fine delle sue vacanze il tipo passava lontano dal diving e neanche salutava, è venuto infine a ritirare l'attrezzatura e dopo un saluto appena accennato asserendo che non gli avevo voluto dare l'advanced, non l'ho rivisto più. Ma le ragazze per altri giorni ancora ci hanno aiutato a passare quei terribili momenti senza di lui con risate e commenti di ogni genere per il divertimento di tutti. Da allora il nome la "Grotta dei Fantasmi" è rimasto ed è ormai consolidato anche con il relativo accatastamento nel registro ufficiale delle grotte della Sardegna.
Testi: Marco Busdraghi
Puoi vedere il video dell'immersione integrale qui:
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Marco Busdraghi - cellulare +39.333.1847750
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